P L S.r.l. Fire & Safety Engineering

Servizi integrati per la sicurezza, la salute, l'igiene e la prevenzione incendi nei luoghi di lavoro

Home Su Sommario

News del 16 feb 13

News del 23 ott 13 News del 5 set 13 News del 16 feb 13 News del 9 feb 13 News del 16 lug 12 News del 5 giu 12 News del 14 mag 12 News del 3 feb 2012 News del 13 gen 12 News del 9 gen 12 News del 3 dic 11 News dell'11 nov 11 News dell'11 ott 2011 News del 19 lug 11 News del 3 mag 11 News del 28 nov 10 News del 01 ott 10 News del 10 apr 10 News del 11 gen 10 News del 21 dic 09 News del 10 ott 09 News del 26 ago 09 News del 31 dic 08 News del 12 ago 08 News del 21 mag 08 News del 14 mag 08 News del 25 mar 08 News del 5 gen 08 News del 16 gen 08 News del 2 set 07

 

In evidenza

Sicurezza degli impianti di trattamento aria nei luoghi di lavoro: il 7 febbraio 2013 sono state approvate le procedure operative dalla conferenza permanente dei rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano

Condizionatori inverter classe a

 

 

 

Informativa riguardante le implicanze per le Aziende e gli Enti derivanti dall’approvazione definitiva della “Procedura operativa per la valutazione e la gestione dei rischi correlati all’igiene degli impianti di trattamento aria” sancito dall’Accordo della Conferenza Stato-Regioni del 7 febbraio 2013 recante indicazioni pratiche per la valutazione e gestione dei rischi correlati all’igiene degli impianti di trattamento aria e per la pianificazione degli interventi di manutenzione.

 Sommario

 ABSTRACT. PAGEREF _Toc354815530 \h 1

SINTESI DEI CONTENUTI DELLA NUOVA PROCEDURA OPERATIVA E CAMPO DI APPLICAZIONE. PAGEREF _Toc354815531 \h 2

TIPOLOGIE DI IMPIANTI ESCLUSI DALL’APPLICAZIONE DELLA PROCEDURA O SOGGETTI A SEMPLIFICAZIONI PAGEREF _Toc354815532 \h 3

OBBLIGO DI APPLICAZIONE DELLA PROCEDURA DA PARTE DELLE AZIENDE E DEGLI ENTI PAGEREF _Toc354815533 \h 3

 

In data 7 febbraio 2013 la Conferenza Permanente dei Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano (nota come “Conferenza Stato-Regioni”) ha sancito l’Accordo, approvato il 28 novembre 2012 dalla Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro di cui al D.Lgs. n. 81/2008, riguardante la “Procedura operativa per la valutazione e la gestione dei rischi correlati all’igiene degli impianti di trattamento aria” da seguire nei luoghi di lavoro.

Vista l’elevata diffusione di impianti di trattamento dell’aria nelle Aziende e negli Enti, l’argomento è estremamente importante e deve essere scrupolosamente affrontato dalle stesse per evitare problemi alla salute dei Lavoratori e non incappare in pesanti sanzioni penali.

Di seguito si propongono brevi note sulle caratteristiche essenziali della formazione indicate dalla nuova Procedura, rimandando, per i dettagli, al testo integrale, allegato alla presente nota.

ABSTRACT

La qualità dell’aria nei luoghi di lavoro chiusi rappresenta un importantissimo parametro per la salute dei Lavoratori ed ha forti implicazioni di carattere epidemiologico, sociale ed economico.

La Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro ha approvato il 28 novembre 2012 l’Accordo riguardante la “Procedura operativa per la valutazione e gestione dei rischi correlati all’igiene degli impianti di trattamento aria”.

L’importante documento, sancito in data 7 febbraio 2013 dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, contiene indicazioni pratiche, rivolte ai Datori di lavoro di Aziende ed Enti, per la valutazione e la gestione dei rischi correlati all’igiene degli impianti di trattamento aria e per la pianificazione degli interventi di manutenzione, in considerazione di quanto riportato nelle Leggi Regionali, nelle Linee Guida nazionali e nelle Norme Tecniche prodotte sull’argomento.

La procedura riguarda TUTTI gli impianti di trattamento dell’aria, a servizio di ambienti di lavoro chiusi, destinati a garantire il benessere termo-igrometrico degli occupanti, la movimentazione e la qualità dell’aria.

SINTESI DEI CONTENUTI DELLA NUOVA PROCEDURA OPERATIVA E CAMPO DI APPLICAZIONE

Fin dagli anni ’80 del secolo scorso sono noti i disturbi e le patologie a carico delle Persone che frequentano ambienti di lavoro chiusi interessati dalla presenza di contaminanti aerodispersi (sia di natura chimica che di natura biologica).

I disturbi (a volte sfocianti in vere e proprie patologie), noti in letteratura con il termine SICK BUILDING SYNDROME (“Sindrome dell’Edificio Malato”), sono caratterizzati da sintomatologia acuta specifica (mal di testa; astenia; sonnolenza; sintomi irritativi a carico delle vie respiratorie, degli occhi, della cute; ecc.).

Le patologie, note in letteratura con il termine BUILDING RELATED ILLNESS (“Malattia Connessa agli Edifici”), sono rappresentate (si indicano le più note e frequenti) dalla legionellosi, dall’aspergillosi, dall’asma bronchiale e dall’alveolite allergica.

Le contaminazioni microbiologica e chimica degli ambienti chiusi sono provocate da un lato da una errata progettazione e/o da scorretta installazione degli impianti di trattamento dell’aria, dall’altro da scarsa (o assente) pulizia/sanificazione e manutenzione degli stessi, e possono provocare la diffusione di numerosi e pericolosi inquinanti, provenienti dall’esterno come dall’interno degli ambienti.

Appare quindi fondamentale valutare, gestire e controllare i rischi per le persone legati alla presenza e diffusione di inquinanti aerodiffusibili, organizzando un uso, una manutenzione ed una pulizia/sanificazione efficaci degli impianti di trattamento dell’aria installati nei luoghi di lavoro al chiuso.

La Procedura operativa approvata dalla Commissione consultiva si muove proprio in tal senso, fornendo ai Datori di lavoro di Aziende ed Enti le indicazioni pratiche per la valutazione e gestione dei rischi correlati all’igiene degli impianti di trattamento aria e per la pianificazione degli interventi di manutenzione, in considerazione di quanto riportato nelle Leggi regionali, nelle Linee Guida nazionali e nelle Norme Tecniche prodotte finora sull’argomento, installati in ambienti di lavoro chiusi.

I punti maggiormente qualificanti della nuova Procedura sono i seguenti:

·         mantenimento nel tempo della corretta funzionalità e dei requisiti igienici degli impianti mediante l’effettuazione di interventi periodici di pulizia e manutenzione, che devono prevedere un’ispezione visiva e, se necessaria (alla luce dell’esito della precedente), un’ispezione tecnica;

·         possibilità di seguire scadenze ispettive non prederminate ma legate all’esito delle ispezioni (visive e/o tecniche) precedenti;

·         obbligo di predisposizione, compilazione ed aggiornamento di apposito REGISTRO DEGLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE ordinari e straordinari (proposto in fac-simile dalla Procedura);

·         obbligo di annotare e raccogliere gli esiti delle verifiche effettuate durante l’ispezione visiva in apposita CHECK-LIST (proposta in fac-simile dalla Procedura), da conservare assieme al Registro degli interventi di manutenzione, al fine di costituire un utile strumento per la valutazione nel tempo dello stato igienico dell’impianto (in pratica, il Tecnico incaricato della manutenzione, valutati i requisiti igienici dell’impianto, deve indicare i necessari interventi manutentivi, di pulizia o sanificazione, o gli ulteriori controlli, verifiche e accertamenti da compiere nell’immediato o come prossimo intervento programmato).

TIPOLOGIE DI IMPIANTI ESCLUSI DALL’APPLICAZIONE DELLA PROCEDURA O SOGGETTI A SEMPLIFICAZIONI

Gli impianti semplificati dal punto di vista strutturale e funzionale (quali, ad esempio, quelli privi di umidificazione) sono interessati dalla procedura solo per le parti di pertinenza.

 Sono esclusi gli impianti di regolazione della temperatura che non prevedono l’immissione forzata di aria esterna (quali, ad esempio, termoconvettori, condizionatori a parete, stufe) e gli impianti di processo per la realizzazione di particolari lavorazioni industriali.

OBBLIGO DI APPLICAZIONE DELLA PROCEDURA DA PARTE DELLE AZIENDE E DEGLI ENTI

La nuova Procedura rappresenta una linea guida da utilizzare, da parte dei Datori di lavoro, quale “norma di buona tecnica” per la corretta ed efficace valutazione e gestione dei rischi correlati all’igiene degli impianti di trattamento aria da un lato, e per la efficiente pianificazione degli interventi di manutenzione necessari dall’altro, non prevedendo, di per sé, sanzioni nel caso di mancata attuazione.

 Si evidenzia, tuttavia, che il Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 “Testo Unico per la sicurezza e la salute sul lavoro” sancisce, in più articoli, una serie di obblighi da parte del Datore di lavoro riguardanti gli aspetti collegati alla presenza, nei luoghi di lavoro chiusi, di impianti di trattamento aria. In particolare:

·         articolo 64 Obblighi del Datore di lavoro (obbligo di provvedere alla regolare manutenzione e pulitura degli impianti di aerazione), sanzionato penalmente in caso di inadempienza;

·         Allegato IV Requisiti dei luoghi di lavoro – Punto 1.9.1 Aerazione dei luoghi di lavoro chiusi (obbligo di pulizia e manutenzione);

·         Titolo IX Sostanze Pericolose – Capo I Protezione da agenti chimici – articolo 224 Misure e principi generali per la prevenzione dei rischi (obbligo di attuare le misure necessarie ad eliminare o almeno ridurre i rischi chimici presenti nei luoghi di lavoro, che possono essere veicolati dagli impianti di aerazione), sanzionato penalmente in caso di inadempienza;

·         Titolo X Esposizione ad agenti biologici – Capo II Obblighi del Datore di lavoro (obbligo di attuare le misure necessarie ad eliminare o almeno ridurre i rischi da agenti biologici presenti nei luoghi di lavoro, che possono essere veicolati dagli impianti di aerazione), sanzionato penalmente in caso di inadempienza.

 Pertanto, appare fondamentale, per le Aziende e gli Enti caratterizzati da luoghi di lavoro in ambienti chiusi equipaggiati di impianti di trattamento aria, al fine di garantire la sicurezza e la salute dei propri Lavoratori e di evitare le pesanti sanzioni penali previste da specifici Punti del D.Lgs. 81/2008 in caso di controlli da parte degli Organi Pubblici preposti e/o in caso di diagnosi di patologie correlate all’inquinamento “indoor” (sia chimico che biologico) indotto dagli impianti suddetti (che, in questo caso, sarebbero considerare vere e proprie “malattie professionali”, con tutte le conseguenze del caso), applicare scrupolosamente quanto previsto dalla nuova Procedura in quanto “norma di buona tecnica validata” (condizione, peraltro, prevista dallo stesso D.Lgs. 81/2008).

à Testo completo della nuova Procedura.

Milano, 16 febbraio 2013

Luca Lucchini

 

__________________________________

Ultimo aggiornamento: 22 luglio 2017

Home ] Su ]

Inviare a infopl@safety.it un messaggio di posta elettronica contenente domande o commenti su questo sito Web.
Copyright © 2007 PL SRL